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La storia del Baccalà alla vicentina

Il baccalà alla vicentina, che potete gustare da El Bacaro a Mirano, non solo è un piatto gustoso ma è anche ricco di storia e tradizione. La ricetta affonda le radici nel medioevo vicentino ed è diventata nei secoli uno dei piatti più tipici della terra veneta.

Le esplorazioni venete e il baccalà come bottino

Uno degli ingredienti base della ricetta vicentina è lo stoccafisso, cioè il merluzzo essiccato. L’aspetto curioso è che questa gustosa materia prima ha origini nordeuropee.
La tradizione racconta che sia stato il mercante veneziano Pietro Querini, a seguito di un naufragio nel 1400 ad approdare nelle Isole Lofoten. Ritrovatosi al largo della costa norvegese quando era invece diretto verso le Fiandre, Querini scoprì lo stoccafisso: merluzzo esposto ai glaciali venti nordici e fatto quindi essiccare. Tornato in patria, in Veneto, la stiva della sua nave era carica di “stockfiss”, come lo chiamano gli amici norvegesi.

Il baccalà alla vicentina è un’arma vincente

Date precise sono difficili da definire, infatti altre leggende sostengono la presenza del baccalà alla vicentina come tradizione da ben prima delle vicende del mercante Querini.
Si racconta infatti che già nel XIII secolo la pietanza fosse famosa, tanto che dava i suoi frutti anche nelle strategie belliche. L’aneddoto narra che nel 1269, quando i vicentini stavano tentando la presa del castello di Montebello difeso dai veronesi, alle intimidazioni di questi ultimi per far sì che i vicentini se ne andassero essi rispondessero: “Oh che bello, noi portiamo polenta e baccalà”. L’epilogo è dei più felici: ingolositi da questa proposta allettante, i veronesi avrebbero spalancato il portone del castello, per farsi ghiotti del gustoso pasto.

Le ragioni del successo

Il piacere dei sensi che questa pietanza squisita provoca di per sé sarebbe già sufficiente a giustificare il successo e il guadagno di un posto fisso nella tradizione culinaria veneta. Ma ci sono anche altre ragioni per cui il merluzzo arrivato dal nord Europa è diventato il piatto forte nei paesi cattolici dell’Europa meridionale, e particolarmente a Vicenza. Per lungo tempo infatti la facilità di conservazione della materia prima del baccalà alla vicentina l’ha reso l’opzione migliore per le occasioni in cui le limitazioni religiose impedivano di mangiare carne.
Ecco allora che alla Vigilia di Natale, il Venerdì Santo e i venerdì della quaresima diventavano giornate all’insegna del baccalà. Così tradizioni religiose e gastronomiche si sono incrociate dando ottimi frutti.

La storia recente

Nel 1987 nasce nella città veneta la Confraternita del Bacalà alla vicentina, che si autodefinisce “un sodalizio in difesa della buona cucina vicentina”. L’obiettivo di questa organizzazione, da più di trent’anni a questa parte, è quello di salvaguardare e diffondere l’antica e originale versione di questa ricetta.
Quale dimostrazione migliore dell’importanza nella cultura locale veneta e della storicità di questo piatto delle attività, come questa, che è in grado di stimolare?

Se la storia e l’attivismo attorno a questa ricetta vi hanno incuriositi, non perdete tempo, venite a provarlo da El Bacaro a Mirano!

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Contatti

El Bacaro
Via Bastia Entro 12
30035 Mirano (VE)

Tel: 041.431466
Email: silvia@elbacaro.it

orario Pranzo

Da Martedì a Sabato:
11:00 - 14:00 / 18:40 - 23: 30
Domenica: 11:00 - 14:00
Lunedì: Chiuso

orario Cena

Domenica e Lunedì chiuso
Dal Martedì al Sabato
18.30 - 23.45